Cerca nel blog

mercoledì 27 gennaio 2010

Il giustizialismo

Bisognerebbe riflettere un po' sull'uso del linguaggio nella politica. In particolare penso ai neologismi, parole create apposta per avere un effetto sul modo di pensare della gente, a volte addirittura per capovolgere la verità, per stravolgere il senso di ciò che è vero e ciò che è falso, di ciò che è bene e di ciò che è male. In questo periodo mi colpisce particolarmente il termine "giustizialismo".
Indubbiamente viene dalla parola giustizia, uno dei più grandi valori dell'umanità. La giustizia non ha a che fare solo con la magistratura, con il processo, o con il contenzioso. Nella teologia cattolica è una delle quattro virtù cardinali, e uno degli attributi di Dio. E addirittura una delle speranze della vita ultraterrena, per i credenti, è che si realizzi la giustizia divina, con il giudizio universale.
Nel mondo terreno è uno dei più grandi valori ideali per i quali l'uomo si è sempre battuto, sacrificando a volte la vita per la sua realizzazione.
E la politica dovrebbe ispirarsi a questo valore ideale.
Ma per la nostra classe politica corrotta tutto si capovolge con la parola magica, "giustizialismo". Il giustizialismo vuol dire che ci sono dei giudici cattivi, persecutori, che hanno l'ossessione della giustizia, che non stanno tranquilli: i giustizialisti. Come Antonio Di Pietro. Il neologismo, di cui non a caso un esimio utilizzatore è Bobo Craxi, uno dei figli del grande "perseguitato", Bettino, "mandato in esilio" ai tempi della prima repubblica (in realtà fuggito per evitare di sottoporsi al giudizio, quando se non altro per sfuggire al giudizio si doveva fuggire) ora riabilitato e celebrato proprio nei giorni in cui si doveva commemorare Paolo Borsellino, che ha dato la vita per realizzare la giustizia.
Di Pietro è un giustizialista, ha detto Bobo in occasione della commemorazione del padre, e lo ha detto come se per questo dovesse meritare una condanna, come se credere nella giustizia fosse una perversione.
La giustizia diventa giustizialismo, da virtù e valore ideale diventa ossessione, vizio da combattere. I corrotti diventano eroi da celebrare, il bene si trasforma nel male e viceversa.
Tutto con una parola nuova, mai esistita, creata apposta per mistificare la realtà.

Nessun commento: