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lunedì 14 gennaio 2008

Rifiuti e ambiente

Un lato positivo legato alla vergognosa situazione in cui si trova la città di Napoli e dintorni è che si sta parlando di più dell'importanza di salvaguardare l'ambiente, la natura e il territorio.
Io credo che la via maestra per cominciare a migliorare la situazione è innanzitutto una: ridurre la produzione dei rifiuti. I rifiuti ce li portiamo a casa ogni volta che andiamo al supermercato a fare la spesa, in quantità spaventose.
E' necessario che il governo prenda dei provvedimenti urgenti per proibire gli imballi ingombranti e altamente inquinanti sostituibili con alternative biodegradabili o comunque di minore impatto ambientale, in tutti i settori merceologici.
Poi viene la raccolta differenziata.
Poi lo smaltimento più adeguato.
Il riciclaggio dei materiali di rifiuto differenziati non basta perchè comporta comunque delle scorie, un consumo energetico, la produzione di ulteriori danni all'ambiente, anche nella migliore delle ipotesi.
Per questo è necessario ridurre i rifiuti, innanzitutto.
Ma per ridurre la produzione dei rifiuti è necessario un impegno anche di tutti noi.
Ad esempio, bere l'acqua del rubinetto anzichè l'acqua minerale. Comprare il vino dal vinaio, sfuso, due o cinque litri per volta, con lo stesso fiasco che può essere riutilizzato innumerevoli volte.
C'è qualcuno che ce lo proibisce?
O ancora, qualcuno può impedirci di andare a fare la spesa con borse, borsoni, sacchi, retine, carrellini, o qualunque altra alternativa di contenitore riutilizzabile?
Alla cassa qualcuno ci impedisce di rispondere alla domanda: "Busta di plastica?" "No, grazie!"?
Il problema vero è che ciò comporta un cambiamento delle nostre abitudini.
L'uomo è un animale abitudinario, come la gran parte di tutti gli animali. Con la differenza che ha consolidato, a differenza di tutti gli altri animali, abitudini malsane, spinto a ciò dalla società del consumismo e delle logiche di mercato.
C'è bisogno di cambiare, tutti, e al più presto.

1 commento:

.mau. ha detto...

Ci sarebbero anche soluzioni più semplici, ad esempio fare confezioni "facilmente separabili" in modo che la raccolta differenziata sia possibile. Occorre naturalmente che la gente abbia voglia, di separare il tutto: però se si rende loro più facile la vita magari sono un po' più invitati a farlo.